Descrizione
Si apre sabato 6 settembre alle 17.30 in Biblioteca San Giorgio la mostra di opere di Claudio Stefanelli dal titolo “Pittura silente”. Saranno presenti l’autore e Saverio Simi De Burgis, docente di Storia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
L'esposizione di Claudio Stefanelli nasce dall'incontro casuale dell'artista con la Biblioteca San Giorgio in occasione di una sua ricerca sui dipinti medievali pistoiesi e da una subitanea empatia tra la sua sensibilità artistica e le atmosfere della biblioteca. Si tratta, quindi, di una mostra nata sin dalla sua ispirazione come strettamente legata agli spazi in cui si articola, che si protrarrà fino al 26 settembre.
Nello specifico le sette grandi vetrine bifacciali ospitano l'istallazione di opere appositamente realizzate che su fronte e retro suggellano il matrimonio tra il gesto artistico e il suo modo di significare, su un lato, e quello della scrittura sul lato opposto. Si tratta, infatti, di pannelli con immagini dipinte visibili dal fronte esterno e testi leggibili (sotto forma di motti, frasi celebri, memorie, archivi) sul fronte interno. Un matrimonio suggellato anche nel nome della matericità e della analogicità, che del mondo delle biblioteche rappresentano ancora l'anima, seppure sempre più assorbita nelle trasformazioni del digitale e del virtuale. Nella adiacente sala interna trovano spazio invece alcune tele di vario formato di recente produzione. Le classiche tele o i pannelli OSB sono i supporti su cui Stefanelli sovrappone, con la medesima poetica espressiva, velature tonali che lentamente danno forma a soggetti astratti con evidenti chiaroscuri, luci ed ombre, sottili e lievi cromatismi che denotano, anche, una presenza figurativa, come nelle "astrafigurazione" o, con più evidente rappresentazione figurativa, nel San Giorgio.
Il titolo "Pittura silente" si riferisce a un tipo di arte che materialmente non fa rumore, che sfugge a conclamati obiettivi di risonanza mediatica ma presente con una propria identità, in alcuni casi forse fin troppo cauta. Un’arte che sembra già contenere già in se’ il silenzio a cui si sente destinata, quello della percezione silenziosa del singolo spettatore da una parte e quello della mancanza di una maggiore e specifica attenzione da parte del grande pubblico e della critica, sempre più distanti dal discorso estetico dell'arte contemporanea.
Claudio Stefanelli dopo aver conseguito il diploma all’Istituto d’Arte di Pistoia, ha poi frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze seguendo i corsi di Gastone Breddo e Silvio Loffredo. L’artista ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero, ha partecipato alla prima edizione della Biennale d’Arte città di Gallipoli e ha vinto, tra gli altri, il Premio Copertina Città di Terni. Dal 1983 al 2015 ha alternato la sua attività artistica con l’incarico presso il Comune di Pescia di Conservatore dei Civici Musei e poi di Direttore. Fra le recenti esposizioni personali si ricordano quella realizzata alla Gold Smith Gallery di Boston, alla Galleria Napiorkowsca di Bruxelles, alla Pinacoteca Civica di Vignole Borbera e al Palazzo del Pegaso della Regione Toscana, nonché alla IV (2021) e V (2023) Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, alla Biennale di Chianciano Terme e quest’anno alla Biennale di Londra.
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Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2025, 12:32