Descrizione
E' stata inaugurata stamani la mostra Divine Lettere, la versione tipografica illustrata dell’Inferno di Dante realizzata da Edoardo Salvi e Filippo Giaconi, curata da Roberto Cadonici. All'iniziativa hanno partecipato l'assessore Alessandro Sabella, gli autori e l'architetto Stefano Veloci.
Si tratta di un’edizione dell’Inferno trasferita su sette pannelli alti due metri e larghi novanta centimetri ciascuno, per un’esperienza visiva decisamente particolare e un progetto del tutto originale, nato dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore. Filippo Giaconi, tipografo-editore, traendo ispirazione dalle suggestioni di un’epoca ormai tramontata dei grandi stampatori, costringe il testo dantesco nelle sette lettere giganti che formano il titolo della cantica, obbligando il disegnatore Edoardo Salvi, esperto e raffinato incisore, a illustrare con un flusso ininterrotto di figure, nelle medesime lettere riflesse verso il basso, le scene descritte nei versi superiori. Un esperimento di autentica novità nello sterminato campo delle versioni illustrate della Divina Commedia.
La mostra conclude nella biblioteca di via Pertini il proprio pellegrinare nell’anno del settecentenario della morte di Dante, dopo essere stata ospitata alla Fondazione Vivarelli di Pistoia, al Museo Nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme, al Castello di Buggiano e all’Istituto di Formazione VHSRT di Reutlingen (Baviera) in Germania.
L'allestimento sarà visitabile fino al 15 gennaio 2022 nell’orario di apertura della biblioteca San Giorgio (lunedì dalle 14 alle 19; da martedì a sabato dalle 9 alle 19).
Edoardo Salvi è nato a Serravalle Pistoiese nel 1950. Ha tenuto la prima mostra personale a Firenze nel 1970 e ha partecipato a importanti mostre collettive in Italia, da Catania a Firenze, da Milano a Bressanone. Si è dedicato per molti anni all’incisione calcografica e xilografica ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Ha progettato ed eseguito scenografie per opere di Brecht, Gogol, Nabokov e altri autori. Ha pubblicato saggi sull’arte e la cultura artistica del Novecento in Toscana.
Filippo Giaconi, tipografo da un quarto di secolo, si dedica da anni al tentativo di piegare testi, propri o di autori noti, in forme che ne ingannino la lettura e ne amplifichino il valore aggiungendo alla forza delle parole quella della forma che le ospita, ottenendo risultati inaspettati e spesso sorprendenti.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 11:57