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Area del Ceppo, Comune di Pistoia e Azienda Usl Toscana Centro firmano l’accordo

Il Comune di Pistoia e l’Azienda Usl Toscana Centro hanno firmato il nuovo “Accordo di programma per la rigenerazione urbana dell’area del Ceppo, la valorizzazione delle funzioni sanitarie e la riqualificazione delle Ville Sbertoli” con l’obiettivo di accentrare e potenziare i servizi sanitari nell’area dell’ex ospedale rendendoli maggiormente accessibili ai cittadini.

Proprio la valorizzazione di queste funzioni è stata al centro dell’incessante lavoro condotto dall’Amministrazione comunale di Pistoia e dall’Azienda sanitaria locale per raggiungere il nuovo Accordo di programma in revisione della precedente programmazione sull’area del Ceppo.

Secondo l’accordo firmato nel 2015 – e ormai superato dalla nuova intesa – il Comune di Pistoia avrebbe dovuto farsi carico di 15milioni di euro di opere di urbanizzazione, di cui 6,2 milioni derivanti dai fondi Piu e 9milioni dalla vendita delle quote della Centrale del latte e dalle alienazioni di alcuni immobili di proprietà comunale. Tali previsioni finanziare però, non si sono mai concretizzate facendo venir meno, di fatto, l’impianto economico alla base dell’accordo del 2015 e la realizzazione di questa programmazione.

Allo stesso tempo l’Azienda Usl ha manifestato al Comune di Pistoia la volontà di realizzare la nuova Casa della Salute nel Padiglione Cassa di Risparmio individuando in questo edificio la soluzione ottimale per la valorizzazione delle funzioni sanitarie rispetto al padiglione delle degenze previsto nel vecchio accordo, con la volontà di migliorare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini, che potranno utilizzare l’antico ingresso dell’Ospedale del Ceppo e gli altri percorsi direttamente collegati alla città storica, dove si concentrano le principali attività urbane.

Secondo questi presupposti, il Comune e l’Azienda sanitaria locale hanno proposto la revisione dei precedenti accordi per la rigenerazione dell’area dell’ex ospedale alla Regione Toscana, che il 18 febbraio scorso ha approvato l’atto confermando una serie di nuove previsioni, tra cui: l’impegno da parte dell’Asl a completare tutte le demolizioni, in accordo con la Soprintendenza, ed effettuare le bonifiche eventualmente necessarie entro gennaio 2020 e ad avviare le procedure di demolizione del padiglione delle degenze entro l’aprile 2019. L’equilibrio economico che permetterà all’Asl Toscana Centro di farsi carico di tutti gli oneri relativi alla progettazione e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione (reti di servizi, giardini pubblici, percorsi pubblici) si otterrà con la definizione dei lotti privati che saranno alienati dall’Azienda, la quale peraltro concentrerà nell’unico edificio formato dal  Padiglione Cassa di Risparmio le funzioni sanitarie dell’area attraverso il mantenimento della proprietà.

«Il nostro obiettivo – dice il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi – è quello di vedere demolito in tempi rapidi il padiglione degenze e di potenziare i servizi sanitari, riportando funzioni in centro storico, con la realizzazione della Casa della Salute. Per noi adesso la priorità è che l’Asl parta con le demolizioni del padiglione degenze per liberare l’area, che andrà ripensata con il coinvolgimento della città e del consiglio comunale. Attraverso il nuovo accordo abbiamo superato l’insostenibilità finanziaria della precedente programmazione guidati dalla volontà di andare avanti per avere un potenziamento dei servizi per i cittadini».

LA CASA DELLA SALUTE. La nuova collocazione la renderà facilmente accessibile ai cittadini. Gli ingressi saranno almeno due: i principali da Piazza Giovanni XXIII e dal giardino interno, entrando da via del Ceppo che diventerà accessibile in seguito alla demolizione dell’attuale centro prelievi, che sarà collocato all’interno del Cassa di Risparmio. I servizi saranno distribuiti per la maggior parte al piano terra e primo dei due padiglioni assicurando la contiguità anche con gli altri servizi e professionisti presenti nell’area.

All’interno della Casa della Salute troveranno posto tutti i servizi già oggi presenti al Ceppo (il Cup, il centro prelievi e trasfusionale) oltre agli Ambulatori dei medici di Medicina Generale e saranno accentrati, in questa unica struttura, una serie di attività sanitarie come: un percorso di salute per la donna che concentri tutte le attività di prevenzione e sanitarie a partire dal Centro Donna e da quello Senologico, gli Ambulatori della Libera Professione (ora situati nell’ex Convento di S. Maria delle Grazie), il Servizio Infermieristico territoriale e la Continuità Assistenziale (Guardia medica). Sarà anche realizzato un setting di degenza per le Cure Intermedie: i posti letto ospiteranno quei pazienti che prevalentemente, ma non esclusivamente, in seguito ad un ricovero ospedaliero si trovano  in una condizione di instabilità clinica tale da non poter fare ritorno nell’immediato al proprio domicilio. 

La Palazzina dell’attuale SerD continuerà a ospitare questo servizio oltre a ricevere un ampliamento attraverso strutture attigue e l’edificio che oggi è sede del Servizio di prevenzione e protezione aziendale accoglierà, invece, il Centro di Salute Mentale che ora si trova in viale Matteotti. La terza palazzina (ex guardaroba) sarà adibita ai servizi socio assistenziali della Società della Salute. Sarà anche realizzato il secondo Hospice dell'area pistoiese per offrire un percorso assistenziale alle persone malate fino alla fine della vita, così da garantire loro, ed anche ai familiari, dignità e sostegno efficace. La struttura accoglierà non solo pazienti oncologici, ma anche persone con patologie croniche in fase avanzata di malattia (come ad esempio la Sla e/o insufficienza d'organo) e sarà inserita nelle "cure palliative" ampliando l'offerta assistenziale nel territorio pistoiese in un ambito così delicato.

Il direttore della zona distretto pistoiese dottor Daniele Mannelli ha annunciato  che a settembre sarà inaugurato il centro prelievi all'interno del Cassa di Risparmio e rappresenterà uno dei primi avamposti della Casa della Salute; la seconda inaugurazione avverrà nei primi mesi del 2020 con l'apertura del nuovo SerD ristrutturato e il nuovo Centro di Salute Mentale; sempre il prossimo anno il padiglione del Convento in via della Crocetta sarà liberato e anche gli ambulatori della libera professione trasferito nel Cassa di Risparmio

«A breve – ha aggiunto l’ingegnere Ermes Tesi direttore investimenti Asl Pistoia - saranno concluse le demolizioni che hanno riguardato 130mila metti cubi a cui si aggiungono ulteriori 40.000 nuovi metri cubi con il nuovo e già nell'estate 2019 saranno visibili i nuovi interventi demolitivi».

VILLE SBERTOLI. In base al percorso condiviso tra Comune, Asl, Regione Toscana e Soprintendenza, sarà avviata una ricerca di possibili investitori, anche tramite il portale regionale “Invest in Tuscany”, destinata a individuare ipotesi di trasformazioni tali da garantire la tutela dell’interesse generale. Gli interventi del piano di recupero si dovranno attuare attraverso un unico lotto e dovranno garantire il restauro degli edifici storici di rilevante valore destinabili a residenziale, direzionale, ricettivo oppure servizi d’interesse pubblico. Il parco dovrà essere ricompreso nel lotto unico e restituito alla collettività, ad eccezione dei giardini storici di pertinenza delle ville. Il Comune, con l’accordo di programmazione, s’impegna a presentare al Consiglio comunale il piano di recupero riguardante il complesso delle Ville Sbertoli con contestuale possibile variante urbanistica, preceduta dall’acquisizione dei necessari pareri della Soprintendenza. Le destinazioni - stabilisce l’accordo siglato -potranno prevedere l’ampliamento delle vigenti destinazioni d’uso ammissibili, dando priorità all’uso residenziale o ricettivo con possibilità di commerciale di vicinato in base alle superfici utili recuperate dalle demolizioni di alcuni edifici. Le valutazioni saranno comunque successive all’eventuale proposta di valorizzazione da individuare tramite opportuna ricerca d’investitori.

MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA. L’accordo di programma introduce anche il tema del superamento delle criticità idrauliche sul torrente Brana, all’altezza del ponte di Viale Italia, nell’ambito della più generale messa in sicurezza idraulica della città. Il Comune, con l’atto appena sottoscritto, s’impegna a progettare e realizzare le opere necessarie a mitigare il rischio idraulico sentiti il Genio civile e l’Autorità di distretto.

MUSEO. Comune e Asl sottoscriveranno specifica convenzione che prevederà il futuro passaggio di proprietà dell’edificio storico al Comune e la gestione condivisa del Museo (compreso il settecentesco Teatrino Anatomico) integrandolo con la rete museale civica. Nell’accordo l’Azienda sanitaria s’impegna all’ampliamento e alla riorganizzazione del Museo stesso.

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