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E' stata adottata in consiglio comunale la variante al Regolamento Urbanistico che dà conto dell'importante attività di semplificazione e revisione delle norme tecniche di attuazione (NTA) dello strumento urbanistico, coinvolgendo 70 articoli normativi rispetto ai 121 che compongono l'intero documento. L'obiettivo perseguito dall'Amministrazione comunale è stato quello di aggiornare il RU alla luce delle sostanziali modifiche legislative intervenute dopo la sua approvazione (avvenuta nel 2013), nonché di modificare alcune disposizioni per migliorarne l'applicabilità, accogliendo le proposte di variazione provenienti dagli ordini professionali, dagli uffici tecnici e dai consiglieri di minoranza. Accolti, inoltre, dieci emendamenti proposti dai gruppi di maggioranza.
Dei 70 articoli modificati, 50 riguardano specifici aggiornamenti normativi, mentre i restanti entrano nel merito dell'attuazione delle disposizioni contenute nel Regolamento Urbanistico.
Alla base delle puntualizzazioni normative appena adottate, un monitoraggio complessivo sullo stato di attuazione del RU, azione che avrebbe dovuto essere effettuata ogni anno, ma che soltanto oggi trova il suo compimento.
Si tratta, dunque, di un percorso di adeguamento e aggiornamento della strumentazione urbanistica comunale vigente (in modo particolare dopo l'entrata in vigore della legge regionale 65/2014 che ha stabilito nuovi principi e scadenze), provvedendo a introdurre anche specifiche precauzioni ambientali, a tutela della salute dei cittadini.
“Si tratta di modifiche necessarie e alcune sostanziali – evidenzia Alessandro Capecchi, assessore all'urbanistica –, che rispondono alla necessità di aggiornare e semplificare l'impianto normativo comunale, nato secondo le disposizioni della legge regionale 1/2005, ormai superata dalla 65/2014 e da altri riferimenti legislativi, come quelli sul rischio idraulico e idrogeologico che in questi anni sono completamente cambiati. Questa variante interviene nella fase finale di applicazione del Regolamento Urbanistico e di inizio della nuova stagione della pianificazione comunale che porterà, si spera nei termini di legge, alla definizione del Piano Operativo Comunale, il nuovo strumento urbanistico che dovrà individuare e disciplinare nei prossimi anni gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio. Alcune difficoltà applicative dell'attuale Regolamento hanno prodotto un'attuazione molto parziale, con uno scarso effetto di traino per l'economia locale. A dircelo è anche l'attività di monitoraggio che è stata puntualmente definita solo oggi, insieme a un primo lavoro dell’Università sui profili ambientali e paesaggistici.»
La variante è stata ridotta nella sua portata innovativa rispetto all’ipotesi iniziale per evitare di doverla assoggettare a valutazione ambientale strategica (VAS): questo è quanto ha stabilito la conferenza dei servizi che si è conclusa lo scorso 15 novembre e che ha coinvolto il Comune di Pistoia, l'azienda Usl Toscana Centro e Arpat. Positivo il parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato.
Le modifiche alle norme tecniche di attuazione (NTA) elaborate dagli uffici tecnici introducono nel Regolamento Urbanistico alcune novità importanti.
Per risolvere, ad esempio, le problematiche relative agli interventi di ristrutturazione legate alla vetustà di alcuni edifici, è stato anticipato dal 1952 al 1945 l'anno che definisce il connotato di 'storicità' degli immobili e quindi specifici limiti di intervento.
Un'ulteriore modifica riguarda gli incentivi per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, tramite un incremento di superficie di 10 mq per alloggio, in aggiunta ai 25 mq già permessi, a condizione che l'intero immobile raggiunga la classe energetica B.
A tutela dei centri abitati e della salute dei cittadini, è stato stabilito che le attività vivaistiche debbano essere separate dai centri abitati da un'adeguata barriera arborea, costituita da specie capaci di mitigare gli impatti derivanti dalle attività lavorative.
Ancora, l'attuazione di alcuni interventi edilizi, quali ampliamenti, cambi di destinazione d'uso, nuove costruzioni, è subordinata all'allaccio obbligatorio alla rete acquedottistica, se presente.
Una volta pubblicata sul Bollettino della Regione Toscana (Burt) la variante appena adottata, ci saranno 30 giorni di tempo per presentare le osservazioni, che saranno poi oggetto di controdeduzioni, fino ad arrivare all'approvazione della variante normativa da parte del consiglio comunale. A tale proposito, poiché saranno valutabili solamente le osservazioni relative alle norme modificate, si suggerisce che le stesse vengano formulate sulla base del testo normativo - Stato di Confronto -, che a breve verrà pubblicato sul sito istituzionale del Comune.
L'approvazione definitiva dovrà arrivare entro il nuovo termine introdotto dalla Regione Toscana pochi giorni fa del 30 giugno 2020, a condizione che il Comune avvii prima il percorso del nuovo Piano Operativo Comunale.