Descrizione
Salvaguardare le alberature presenti su un tratto di via Marini che potrebbero essere attaccate dal Cerambyx cerdo, una specie protetta che colpisce le querce. Questo l’obiettivo principale dell’accordo di collaborazione scientifica tra Comune di Pistoia e Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Firenze, per portare avanti anche specifiche linee di ricerca con attività di monitoraggio del Cerambyx da svolgere sul filare di querce presenti lungo il viale. La larva del Cerambice si sviluppa infatti all’interno del tronco e dei rami maggiori, dove poi scava gallerie, andando a intaccare la solidità della pianta.
L’avvio effettivo dell’attività di ricerca è previsto nei prossimi giorni e permetterà di valutare eventuali soluzioni per controllare la diffusione del parassita sulle piante. Prosegue, così, la verifica e la messa in sicurezza delle alberature nelle aree verdi comunali, così da garantire la cura, la conservazione e, se necessario, il riassetto del patrimonio arboreo.
La collaborazione scientifica tra i due Enti andrà dunque nella direzione di attivare il monitoraggio del Cerambyx cerdo, considerata appunto specie protetta, così da preservare le querce. Tre le fasi di lavoro previste dai tecnici dell’ateneo fiorentino. Innanzitutto verranno prese in esame le piante presenti su viale Marini per verificare la presenza dell'attacco da parte dell'insetto, dopodiché verranno collocate sui rami alcune trappole per identificare la specie responsabile dell'attacco. Successivamente saranno valutate la necessità di svolgere una cattura di massa dei parassiti nella stagione primaverile-estiva del 2022 e quindi di ricorrere eventualmente all’abbattimento delle querce malate. Tutto ciò dipenderà dal numero di piante interessate dall'attacco e dalla presenza o meno di Cerambyx cerdo.
«Da alcuni anni – sottolinea Alessio Bartolomei, assessore al verde pubblico – una parte delle alberature lungo viale Marini è oggetto di danneggiamento da parte di un insetto, il Cerambyx appunto, che in passato ha avuto come conseguenza l’abbattimento di alcune piante e il deperimento, in corso, di altre. Trattandosi di una specie protetta perché particolarmente strategica per la conservazione della biodiversità, l’intervento richiede un’attenzione particolare, che vorremmo raggiungesse il doppio obiettivo di salvaguardare il cerambice ed evitare l’abbattimento delle querce».
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:00
