Descrizione
Nella seduta di lunedì 16 giugno, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità le modifiche al Regolamento comunale dei servizi educativi per la prima infanzia, così da adeguarlo alle direttive nazionali.
Il provvedimento è stato presentato all’aula dall’assessore all’Educazione e formazione, Benedetta Menichelli.
«Questo atto è volto – ha ricordato l’assessore –, in primo luogo, ad adeguare il regolamento alle recenti disposizioni nazionali attuative del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.65, e della legge 13 luglio 2015, n.107, con particolare riferimento ai nuovi orientamenti nazionali e alle linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6. Nello specifico, le modifiche hanno riguardato una più puntuale definizione delle funzioni, della composizione e dell'organizzazione del coordinamento territoriale (in Toscana denominato coordinamento zonale) e degli altri organismi di coordinamento impegnati nell’accompagnamento dei servizi, nonché una valorizzazione della continuità verticale attraverso l’introduzione e la definizione dei requisiti dei poli per l’infanzia. Inoltre, si è provveduto a specificare con maggiore chiarezza la formazione del personale, quale elemento essenziale per la qualificazione del sistema, e a dettagliare i requisiti organizzativi dei servizi educativi, con particolare attenzione al nido d’infanzia.»
«Si puntualizzano alcune funzioni delle aziende Asl, per valorizzare l’integrazione delle competenze dei diversi soggetti istituzionali coinvolti nei procedimenti di autorizzazione e accreditamento – ha proseguito Menichelli –. In linea generale, le modifiche favoriscono, da un lato, l’attuazione del sistema integrato dalla nascita fino ai sei anni, nel quadro complessivo delle disposizioni nazionali; dall’altro, promuovono un’ulteriore qualificazione dei servizi. Questa revisione, pertanto, non rappresenta soltanto un aggiornamento formale, ma un impegno concreto verso un sistema educativo più accessibile, equo e di qualità: un sistema che riconosce il valore della prima infanzia come fondamento dello sviluppo personale e collettivo.»
Sul tema sono intervenuti alcuni consiglieri, tra i quali Tina Nuti, capogruppo Civici e Riformisti.
«La revisione normativa del Regolamento – ha dichiarato Nuti –, ci permette di esprimere pieno riconoscimento alla traiettoria impressa decenni fa ai servizi educativi di Pistoia, riconosciuti come modello di riferimento per Paesi europei e internazionali. Da sempre sono sede di collaborazioni feconde con le università e rappresentano una garanzia di qualità e sicurezza per i nostri cittadini. Un livello di qualità raggiunto anche dai servizi gestiti dai privati, che hanno fatto proprio il modello pubblico. Per questo, il Comune deve mantenere i suoi servizi e il ruolo di stimolo e di guida.»
Il consiglio comunale ha approvato, poi, all’unanimità, con 25 voti favorevoli, la mozione presentata dai consiglieri Ferri, Raso, Mati, Patanè e Fontana del gruppo Avanti Pistoia e Luca Cipriani del gruppo Libertà è Democrazia, in merito all’alluvione del 2 novembre 2023.
Il documento, presentato dal consigliere Patanè, impegna l’Amministrazione affinché il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno sia chiamato a illustrare alla commissione consiliare competente il Programma triennale dei lavori pubblici 2024–2026, con particolare riferimento alle attività previste sul territorio comunale, nonché a discutere e approfondire gli elementi di maggiore criticità riscontrabili sul territorio stesso; a porre tutte le iniziative utili a far sì che il Consorzio 3 Medio Valdarno possa recuperare le risorse necessarie, anche dalla Regione, al fine di mettere in atto gli interventi manutentivi necessari per la salvaguardia del territorio; a vigilare affinché le attività del Consorzio 3 Medio Valdarno previste sul territorio siano eseguite con regolarità e con celerità.
La consigliera Tina Nuti, per Civici e Riformisti, pur esprimendo voto favorevole, ha evidenziato tre punti.
«La commissione regionale d’inchiesta sull’alluvione del novembre 2023, guidata dalla Lega – ha ricordato Nuti –, ha indicato la riduzione del consumo di suolo come priorità per contrastare le alluvioni. Serve, dunque, un Piano straordinario per la sicurezza idraulica, condiviso tra i Comuni. Pistoia deve presentare più progetti di salvaguardia: finora ne ha inviati solo tre, finanziati dalla Regione, ma insufficienti rispetto alle reali necessità. La commissione è inutile se l’Amministrazione Tomasi non ridurrà le previsioni di nuova edificazione nel Piano strutturale e se non metterà gli uffici nelle condizioni di elaborare progetti su scala territoriale. Sono proposte che Civici e Riformisti hanno già avanzato, sempre respinte dalla stessa maggioranza che ora ha voluto la mozione.»
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Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2025, 14:50