Accoglienza in strutture residenziali

Nell’ambito dei suoi compiti istituzionali l’ente locale riveste, tra l’altro, il ruolo fondamentale di vigilanza, protezione e tutela dei minori, in coordinamento con l’Autorità Giudiziaria. Rientrano tra “le attività relative agli interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili nell’ambito della competenza amministrativa e civile” anche gli inserimenti extra-familiari, presso strutture che offrono accoglienza residenziale e sostegno educativo, affettivo e relazionale, di bambini e ragazzi fino ai 18 anni di età, o di madri con figli, che vivono in stato di rischio, pregiudizio e/o estremo disagio. La permanenza nella struttura (per lo più a dimensione familiare) avviene per il tempo necessario al raggiungimento degli obiettivi contenuti nel progetto educativo, attraverso una valutazione condivisa tra l’équipe socio-sanitaria di cui fa parte il servizio sociale professionale, l’Autorità Giudiziaria, il referente della struttura residenziale e, quando possibile, la famiglia.